E’ imparagonabile la vista che si offre al termine del nostro cammino sulla meta finale Reggio Calabria, città nello Stretto con l’Etna fumante sullo sfondo, città dei Bronzi e con un lungomare che Gabriele D’Annunziò dichiarò il chilometro più bello d’Italia.
Reggio Calabria è tra le più antiche città d’Europa, Rhegion, come veniva chiamata. E’ stata una delle prime colonie greche dell’Italia meridionale ad essere fondata, verso la metà dell’VIII secolo a.C. da genti calcidesi e messeniche.
Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo una notevole importanza politica ed economica. Giunse a controllare entrambe le sponde dello Stretto e conservò questa importanza anche in epoca imperiale romana.
Dal Medio Evo antico all’ottocento Reggio subbi varie dominazioni, i Bizantini dal VI° secolo, che portarono la città sotto l’influenza culturale greca.
I Normanni che spazzarono via la cultura greca bizantina, intorno all’anno 1060, portando avanti le istanze del papato e della cultura latina. La trasformazione non riuscì a pieno, diverse enclavi rimasero fedeli alla cultura greco/bizantina, conservandosi in casi molto rari fino ai nostri giorni.
Non ci fu dominazione araba a Reggio e in Calabria, ma si ebbero le violente incursioni dal mare dei saraceni, popoli orientali di cultura islamica, fin dal VII° secolo. Le popolazioni costiere o fuggirono verso i territori interni o fortificarono le città, Reggio venne pesantemente fortificata. Le incursioni in parte terminarono intorno all’anno 1000 con la riconquista della Sicilia araba da parte dei Normanni
Alla dominazione Normanna seguì quella Sveva a cui subentrarono intorno al 1269 le casate spagnole degli Angioini prima e degli Aragonesi fino al 1500 circa, amministrativamente Reggio faceva parte del Regno di Napoli alleato degli Spagnoli. Segui un periodo turbolento con il confronto armato tra Francesi e Spagnoli conclusosi con la vittoria degli iberici, regno che durò per circa due secoli. Le vessazioni degli Spagnoli e il terremoto del 1783, che sconvolse tutta la Calabria meridionale provocarono un vistoso declino della città.
Nel 1806 arrivò l’occupazione delle truppe Napoleoniche con l’estromissione dei Borboni da Napoli; durò qualche anno, nel 1815 con la sconfitta di Napoleone a Waterloo i Borboni ritornarono sul trono a Napoli e nacque il Regno delle Due Sicilie. Reggio con le nuove idee napoleoniche trovò una nuova rinascita di cultura liberale culminata con i moti 1848 contro i Borboni, repressi nel sangue.
La svolta avvenne nel 1860 con la conquista della città da parte di Garibaldi con la spedizione dei Mille e la fine del regno Borbonico. Inizio il controverso Regno d’Italia.
Il successivo evento che segnò la storia di Reggio Calabria fu il disastroso terremoto del 1908 che accomunò nella sciagura anche la dirimpettaia Messina. La città venne completamente distrutta con migliaia di morti.
Da quel tragico evento la città si risollevò lentamente, la ricostruzione durò decenni. L’aspetto della città assunse delle caratteristiche diverse e più moderne con una pianta regolare e strade rettilinee nella zona centrale ed edifici di stile liberty sul lungomare.
Famoso è il lungomare di Reggio il cui primo progetto risale agli anni successivi al 1783 con la realizzazione della pallazzata. Ultima riqualificazione con il progetto del 1994 che migliorò il progetto realizzato da De Nava dopo 1908, venne costruito l’interramento della linea ferroviaria e la sistemazione della fascia a mare con la realizzazione di passeggiate a vari livelli. Si ripristinò la vista verso il mare con il panorama dello stretto di Messina deturpato per anni dalla ferrovia.
Altro gioiello della città è il Museo Archeologico Nazionale progetto del Arch. Piacentini e costruito tra il 1932/1941, riqualificato secondo criteri moderni tra il 2009/2016, all’interno sono esposti tra l’altro i famosi Bronzi di Riace statue di origine greca antica.
La seconda guerra mondiale portò altre distruzioni e morti e la cittadinanza dovette nuovamente darsi da fare per la ricostruzione. Il dopo guerra portò ad un progressivo e caotico sviluppo urbanistico che deturpò la città specie in periferia. Reggio aumento notevolmente la sua popolazione residente divenendo la città più popolosa della Calabria con la “longa mano” della ‘ndrangheta che prese il sopravvento condizionandone lo sviluppo fino ai nostri giorni.
Oggi Reggio è una “normale” città di provincia con i problemi atavici di lavoro, la caotica situazione urbana, tipica di molte città del sud Italia e con l’oscura presenza, purtroppo delle organizzazioni mafiose che ne condizionano pesantemente lo sviluppo. Restano, la sua antica storia testimoniata dai tanti reperti ritrovati, la sua splendida collocazione in riva allo stretto narrato da Omero e la speranza di un possibile futuro migliore.